2003, Numero 9
MA MORO AVEVA CHANCES
di Ermanno Tritto e Attilio Mangano
La snervante polemica aperta dal film di Marco Bellocchio sul caso Moro ha riaperto le vecchie ferite dello scontro di allora fra i fautori della "fermezza" e coloro che, Craxi primo fra questi, cercarono di proporre una linea di "trattativa" che riuscisse davvero a salvare la vita del prigioniero Moro. Nessuno, o quasi, in questa partita a carte "col morto", ha citato Craxi, fingendo di fare i conti "come se" non fosse possibile un'altra logica politica e i fautori della trattativa fossero solo ingenui umanitaristi o amici delle BR. E coś é stato detto di tutto, usando il film di Bellocchio come pretesto oppure individuando una serie di "punti deboli" del film (la rappresentazione effettivamente ingenua dei terroristi come dei romantici confusi irretiti dall'ideologia) per criticare la scelta stessa del regista e la sua dichiarata volontà di non voler fare un film dietrologicopolitico ma un film sulle emozioni dei protagonisti dentro il vissuto di una grande tragedia collettiva. Come se tutto cị rappresentasse un trucco, una scusa, un modo per "fare politica" attraverso una storia di taglio psicoanalitico e non una voluta scelta artistica del regista, un modo delib...
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