Qualunque cosa si possa scrivere in forma di omaggio nei confronti di Alessandro Fersen ad un anno e mezzo dalla sua scomparsa assume una valenza significativa a condizione di suscitare lo studio attorno alla sua figura. Per una serie di ragioni storiche, cioè obiettive e documentabili e, forse, per una maggiore quantita' di motivazioni sfuggenti e poco circoscrivibili il lavoro di Fersen, nonostante i decenni dedicati al teatro come regista, pedagogo, teorico, drammaturgo attende ancora di essere metabolizzato non solo nella storia del teatro italiano, ma anche a livello internazionale. A partire dall'ottobre 2002 il Civico Museo Biblioteca dell'Attore di Genova ospita tutti i materiali provenienti dall'abitazione romana di Fersen di via Garibaldi. La figlia, Ariela Fajrajzen, ha infatti generosamente offerto in donazione all'istituto genovese tutto l'archivio paterno. La scelta del Museo dell'Attore di Genova è stata dettata, oltre che da considerazioni circa il prestigio e l'affidabilita' dell'istituzione genovese, anche da profonde ragioni affettive, dal momento che Fersen, nato a Lodz in Polonia nel 1911 si trasferisce a Genova in tenera eta' con tutta la famiglia. Trascorsa l...