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2004,
Numero 1

UN ROGO ILLUMIN̉ LA RAGIONE

di Barbarella Lattanzi

Il 17 febbraio 1600, 404 anni fa, veniva arso vivo Giordano Bruno. Tale fu la conclusione di un processo estenuante, durato 8 anni, iniziato a Venezia e conclusosi a Roma nella piazza chiamata, oggi come allora, Campo de' Fiori. Il fascino di questo personaggio, chiaro ed enigmatico, tenace e volubile allo stesso tempo, sopravvive attraverso i secoli, simbolo ancora oggi di coraggio e coerenza, libertà di spirito e di pensiero. Uomo di grande cultura, si interesṣ di metafisica, teologia, psicologia, matematica, scienza e magia (intesa nel senso rinascimentale di magia naturale: conoscenza e dominio delle regole intrinseche della natura). Il suo pensiero filosofico è uno dei più profondi, affascinanti e rappresentativi dell'epoca rinascimentale e segna un significativo passaggio dalle concezioni medievali a quelle moderne. Fu pienamente uomo del suo tempo, sia nel senso positivo, che vede nel rinascimento la transizione da un'epoca oscurantista e dominata dagli schematismi ad un pensiero di stampo scientifico che pone le basi dei progressi che sarebbero venuti; sia negli eccessi caratteriali, pensatore presuntuoso e intransigente, passionale anche nei suoi slanci filosofici e viole...