2004, Numero 10
LUCE SUL MANIERISMO
di di Andrea Bisicchia
D opo i primi anni dedicati alla divulgazione, Vittorio Sgarbi ha intrapreso la via della ricerca diventando un raffinato studioso di pievi sconosciute, di musei poco frequentati, di pittori poco noti, favorendo cosě, la conoscenza di un patrimonio artistico che sarebbe rimasto ignorato; inoltre, certe sue operazioni hanno contribuito a dare una svolta, per esempio, negli studi che riguardano il Cagnacci, il Parmigianino e, nell'occasione della mostra, su Natura e maniera tra Tiziano e Caravaggio, inaugurata a Mantova, con grande successo, lo Scarsellino. Una mostra non deve essere mai confusa con una passerella, perché dietro di essa c'č sempre la possibilitŕ di una scoperta, sia essa piccola che grande, e di scoperte, in questa, ce ne sono parecchie; mi riferisco a Domenico Brusasorci, a Pietro dei Marascalchi, a Stefano Cernotto, a Polidoro Veneziano, a Paris Bordon, a Giovanni De Mio, ad Andrea Meldolla, a Battista Franco, a Francesco Prata, a Lambert Sustris, a Lorenzo Luzzo, a Lelio Orsi, a Cristoforo Schwarz, la cui Maddalena č una delle immagini piů belle dell'intero percorso, scoperta da Sgarbi in una collezione privata. I nomi a cui ho fatto riferimento sono noti solta...
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