2004, Numero 10
PALMA D'ORO A MOORE, MA AL CINEMA SI SBADIGLIA
di A.C.
Da un pezzo è finita l' estate e non si puo' non fare menzione del successone di critica e di pubblico che, durante tutti i mesi "caldi", ha incontrato il bellissimo film di Davide Ferrario "Dopo mezzanotte", girato a basso budget e con attori sconosciuti ma molto bravi. Sarebbe bello che questa storia di un amore a tre sotto la Mole Antonelliana, ambientata in una Torino ripresa spesso di notte e piena di affettuosi omaggi al cinema muto ed a Buster Keaton, rappresentasse il nostro paese agli Oscar, purtroppo pare che gli orientamenti siano diversi, vedremo, nel frattempo se non lo avete visto al cinema non perdetevelo in home video. Subito al rientro dalle vacanze ci ha accolto "Farhenheit 9/11" di Michael Moore, l' atteso documentario americano contro l' amministrazione Bush trionfatore a Cannes. E' un filmdocumento realizzato senza dispendio di energie, pieno di riprese che lasciano a bocca aperta per il tempismo e la tenacia con cui si è voluto sviscerare a fondo l' intero corso attuale della presidenza statunitense, in definitiva pero' l' effetto voluto di mostrare al mondo lo scandalo degli affari tra George W. E Bin Laden o l' assurdità della guerra in Iraq alla lunga...
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