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2004,
Numero 10

IN RICORDO DI STEFANO MERLI

di Arturo Colombo

Avevamo una decina d'anni di differenza: e ? soprattutto quasi mezzo secolo fa ? il distacco si sentiva subito, specie da parte mia che ero il più giovane, e da poco mi ero laureato a Pavia. Ma il primo incontro con Stefano Merli lo ricordo benissimo: alla Statale di Milano, un incontro imprevisto, che doveva avviare un rapporto, magari saltuario, eppure rimasto ininterrotto, fino alla fine. Ero andato alla Statale, accompagnando il professor Eugenio Pennati, che insegnava tanto a Pavia quanto a Milano: nell'Ateneo Pavese, a scienze politiche, era "incaricato" di sociologia (e io mi ero laureato con lui), alla Statale, a lettere e filosofia, teneva per incarico il corso di Storia delle dottrine politiche, e Merli gli faceva da assistente "volontario", come allora si diceva. "Si fermi anche lei, a darmi una mano, coś conosce anche il dottor Stefano Merli" mi aveva detto Pennati; e coś lo incontrai in una sala a pian terreno, che ricordo molto vasta, dove altri docenti facevano esami, Umberto Segre, per esempio, insieme a Achille Norsa. Non so quali fossero i rapporti di Merli col professor Pennati, che politicamente non faceva mistero di essere un socialista democratico, fig...