2004, Numero 6
"USO POLITICO DELLA RESISTENZA" ARTICOLO DI UN CURATORE DELLE "OPERE" DI TOGLIATTI
di Franco Andreucci
La prima cosa che si deve fare, quando si parla di un libro, è esprimere un giudizio, manifestare un'opinione chiara; in modo che le lodi o le critiche che gli si fanno sia possibile collocarle in un contesto chiaro, in una visione definita; in modo che le lodi o le critiche che gli si fanno non debbano essere fraintese. Ebbene, il libro è un bel libro ? è un libro che vale la pena di leggere ? è un libro pieno di idee intelligenti, di eccellente documentazione, basato su letture ampie e acute, pieno di passione politica. E' anche il libro ? non so se questo sarà per Finetti un complimento o il suo opposto ? che io ho letto più come il libro di un collega che il libro di un giornalista. Il libro si occupa, come dice il primo capitolo, dell'uso politico della resistenzae anche della manipolazione dell'antifascismo. In sostanza, il libro vuol dimostrare che nelle idee correnti sulla storia dell'Italia contemporanea si sono come cristallizzate delle sostanze provenienti dalle campagne politiche dei comunisti. Finetti ha ragione nel sostenere che una parte della tradizione comunista è diventata ? è finita col diventare ? senso comune, percezione del comune sentire che non si mette in d...
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