"Il pessimismo culturale nasce dalla convinzione che cultura di una nazione, di una civiltà o dell'umanità stessa sia alle prese con un irreversibile processo di decadenza." Con questo incipit inizia il libro di Oliver Bennett "Pessimismo culturale", recentemente pubblicato dalla casa editrice "il Mulino". Di cosa si nutrono le grandi narrazioni pessimistiche della nostra epoca? Le società occidentali, grandi artefici della modernità e del progresso sembrano prigioniere delle loro stesse conquiste. L'emancipazione non solo materiale degli individui viene ripetutamente messa in dubbio dal mondo intellettuale. Nella scienza e nelle arti come nella politica e nella letteratura la visione della società moderna viene analizzata da Bennett attraverso la lettura di quei testi che vedono il mondo attuale come espressione di una vana lotta tra l'esistenza dell'individuo e il mondo che si trova a vivere. Non a caso nelle prime pagine del libro l'autore cita "L'angelus novus" di Walter Benjamin, testo fondamentale per capire la frattura tra l'individuo e il progresso. Infatti la visione del dipinto di Paul Klee secondo Benjamin mostra un angelo paralizzato dalla sua visione del passat...
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