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2004,
Numero 2/3

GLI "EGEMONIZZATI"

di Pier Luigi Battista

Sono leggermente imbarazzato a prendere la parola dopo Giuliano Vassalli non solo per la brillantezza della sua esposizione, che messo in luce i punti fondamentali del libro di Finetti, ma anche perché ha portato il carico di questa sua esemplare biografia, di ricordi personali che possono illuminare singoli aspetti, magari circoscritti nel tempo, ma molto significativi sul piano dell'interpretazione e della valutazione storica. Nello stesso tempo penso di essere fortunato a intervenire dopo di lui perché mi consente questo suo intervento di mettere più in evidenza il baricentro, più che storiografico in senso stretto, storico politico culturale in senso più lato. Il libro di Finetti è un libro schiettamente antifascista, naturaliterantifascista si potrebbe dire. Antifascista nel senso dei valori orientativi, di una appartenenza non solo mai messa in discussione, ma che è il carburante stesso, il carburante psicologico che lo ha indotto a scrivere. Antifascista perché le figure che lui intende riportare alla conoscenza, dopo lungo oblio, sono figure luminose dell'antifascismo. Allora qual è il problema? Un libro antifascista non dovrebbe suscitare molte polemiche nel campo dell'ant...