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2005,
Numero 1/2

Le politiche industriali tra ideologia e realtà economica

“La disordinata ritirata dello Stato negli anni ’90 ha innescato in Italia una fase di stagnazione e di perdita di competitività da cui stentiamo ad uscire. Ora serve una politica industriale attiva a sostegno delle imprese nel rispetto del mercato europeo”.
di Gianfranco Borghini

E’ difficile per chi non sia italiano o non conosca a fondo la storia del nostro Paese capire la reale natura del rapporto che si è venuto storicamente determinando fra impresa-Stato e mercato in Italia.
Ed è ancora più difficile capire perché, a differenza degli altri paesi europei, sia così cruciale per noi il tema delle riforme, anche e soprattutto ai fini dello sviluppo. Le cose, però, stanno così: la possibilità per l’Italia di invertire la tendenza al declino e di uscire da una fase di stagnazione economica che dura ormai da troppo tempo è interamente affidata alla capacità del Governo di attuare un vasto e pervasivo programma di riforme economiche, sociali ed istituzionali che, per dirla con Marx, liberi il campo da tutto ciò che ostacola, comprime e distorce lo sviluppo delle forze produttive.
Quali riforme? L’elenco sarebbe necessariamente lungo e rischierebbe di essere incompleto. Prenderò perciò a prestito una dichiarazione dell’on. D’Alema fatta quando era Presidente del Consiglio: “ L’Italia, disse D’Alema, ha bisogno di una rivoluzione liberale”, intendendo dire con ciò che l’Italia aveva bisogno di avviare un processo di liberalizzazione dell’economia, di allargament...