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2005,
Numero 3/4

Vincere la Democrazia

“Una sinistra che non è più certamente comunista, ma che non può dimenticare di esserla in larga parte e per lungo tempo stata, avrebbe bisogno più di altri di impegnarsi nelle battaglie per la democrazia nel mondo e più di altri di non perdere nessuna occasione per ribadire il vincolo essenziale che tutti ci lega agli Stati Uniti”.
di Sergio Scalpelli

Abbiamo dedicato la copertina di questo secondo numero dei
“Colloqui italo-britannici” di Critica Sociale ad Emma Bonino, significativamente ripresa assieme a un gruppo di donne yemenite, intellettuali e militanti nelle associazioni femminili mussulmane per la democrazia ed i diritti umani. Emma è candidata dal Governo italiano all’Alto Commissariato dell’ Onu per i Rifugiati, una scelta che guarda alla sostanza dei valori di civiltà, piuttosto che all’appartenenza o meno a questo o quello schieramento. Emma Bonino è, come tutti noi, di sinistra ed in una certa misura è colei che meglio ci rappresenta sia nell’amore per la democrazia senza se e senza ma, e tuttavia anche nel disagio che come progressisti proviamo in mezzo alle mille eccezioni, distinguo, silenzi, se non alle vere e proprie contestazioni aperte nei momenti delle scelte decisive per la promozione e la difesa delle libertà in troppo ampi settori dello schieramento di sinistra. Scrive il Ministro degli Esteri britannico, il laburista Jack Straw, nell’articolo che apre questo numero della Rivista e che dà il titolo al fascicolo, Vincere la Democrazia: “Toccherà agli storici giudicare – da una distanza e con un dist...