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2005,
Numero 3/4

Riformismo e innovazione facce della stessa medaglia

“A Milano nel Medio Evo cristiano sorsero opere di carità, assistenza, sanità, ma anche banche e istituti di credito cooperativo. Sempre a Milano, nel XIX secolo da uomini e donne mossi da fede socialista e liberale sono nate opere sociali ed un sistema economico unico al mondo, fatto di ricchezza diffusa e di capitalismo condiviso e popolare”.
di Roberto Formigoni

Riformismo ed innovazione sono sinonimi, sono due facce della stessa medaglia, sia che si pensi alla politica, che all’economia, che alla società nel suo complesso. Ciò è vero non da oggi soltanto, ovviamente, ma da oggi questa è diventata una condizione sine qua non per entrambi. Una condizione esistenziale, nel senso cioè che non ci può essere riformismo senza innovazione (economica e sociale) e, al tempo stesso non può esservi innovazione senza riformismo. Senza, cioè, una specifica volontà di realizzarla. Questo è il riformismo di cui stiamo parlando oggi a Milano.

Milano, capitale riformista
A Milano e in Lombardia nel medioevo cristiano sorsero opere di carità, assistenza, sanità, ma anche banche, istituti di credito cooperativo. A Milano e in Lombardia, ancora durante il XIX secolo, uomini e donne mossi dalla fede cristiana e da alti ideali socialisti e liberali sono nate opere sociali e un sistema economico unico al mondo, fatto di ricchezza diffusa e un capitalismo molecolare costruito su una moltitudine di piccole e medie imprese.
Oggi, all’inizio del XXI secolo, da Milano e dalla Lombardia parte una nuova stagione, per costruire quella welfare society che tutti noi vo...