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2005,
Numero 3/4

Critica Sociale e la radice mazziniana del socialismo riformista

“In omaggio alla figura di Arduino Agnelli, storico, editorialista del Corriere della Sera e collaboratore di Critica Sociale, pubblichiamo in questo numero dedicato al tema “Promuovere la Democrazia” – nella sezione “Le idee” – l’ultimo saggio scritto per la nostra Rivista sul lavoro di Alessandro Levi, socialista mazziniano e ispiratore del socialismo liberale di Carlo Rosselli che lo riconobbe sempre come Maestro. Nella sua “Filosofia politica di Giuseppe Mazzini”, Levi porta alla luce una visione inedita di Mazzini come pensatore europeo al centro del dibattito sulla democrazia, chiarisce la sua estraneità ai movimenti nazionalistici del ‘900 e lo colloca all’origine democratica del socialismo che successivamente ispirò lo stesso Turati”.
di Arduino Agnelli

Alessandro Levi quando nel 1922 stese la prefazione alla seconda edizione della "Filosofia politica" di Giuseppe Mazzini, ha ben cura di avvertire che questo libro scritto nel 1916 " non appartiene alla letteratura di guerra". Ed era una precisazione molto necessaria poichè Alessandro Levi ebbe il primato su un certo tipo di studi.
Levi si era rivolto da anni allo studio degli scritti mazziniani allora ancora non inediti perché la edizione nazionale era "in fieri".
"Mi sono avveduto - scrive nella Prefazione alla prima edizione del '17 - che non avrei saputo fermare l'attenzione su altri argomenti che avevo fra le mani, ma che erano soverchiamente remoti dalla tragedia che tutti insistentemente ci preoccupa da più di due anni a questa parte".
Lo sforzo di Levi consiste nel suo allontanarsi "dalla realtà attuale, di mantenere nell'esposizione quella serenità che é il primo dovere dello studioso", pur convinto che gli "ammonimenti del sincero moralista del nostro Risorgimento, non sofisticati ma schiettamente riferiti, possano e debbano essere oggetto di meditazione proficua per l'oggi e per il domani". E' chiara la consapevolezza di non scrivere per l'immediato. Per qu...