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2005,
Numero 5

Sicurezza e stabilità. Il programma Blair – Brown

“Due importanti documenti, il Queen’s Speech – con cui la Regina ha presentato il Governo del suo Primo Ministro – e la relazione annuale del Cancelliere e Ministro del Tesoro alla Confindustria britannica, illustrano le linee programmatiche e i valori ispiratori del terzo governo laburista. Alla base della controtendenza inglese rispetto alle difficoltà delle economie europee, c’è un vero cambiamento culturale delle attitudini dei cittadini che attraversa tutti i settori della società: una unità di consenso nazionale sui valori del Rispetto civico – come sottolinea Blair – che significa libertà personale garantita dalla sicurezza, e della Stabilità economica per aprirsi con forza ai mercati globali”.
di Simona Bonfante

Con il Queen’s Speech del 17 maggio scorso, il nuovo governo di Tony Blair ha definito l’agenda politica con cui i laburisti guideranno la Gran Bretagna nei prossimi cinque anni.
Gli osservatori sono concordi nel giudicare il programma coerente con gli impegni assunti nel corso della campagna elettorale e sostanzialmente in linea di continuità con le strategie politiche perseguite sino ad ora che, senza tema di smentita, si possono definire pienamente vincenti.
Prima di analizzare i contenuti del programma di Governo, è tuttavia necessaria una riflessione per sgombrare il campo da equivoci e distorsioni interpretative sulle prospettive di questo terzo mandato laburista.
Il Cancelliere dello Scacchiere nonché Ministro del Tesoro Gordon Brown, secondo questa chiave di lettura, rappresenterebbe infatti l’ala socialdemocratica del Labour, quella che invece Blair ha osato sfidare con una plateale violazione dei più consolidati taboo della sinistra europea tradizionale: la guerra e la cultura di mercato.
Se tale lettura fosse fondata, sarebbe stata proprio la prospettiva della staffetta a favore di Brown a consentire al New Labour di riguadagnare consenso tra quegli elettori disillusi...