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2005,
Numero 6/7

L’Europa reagisca

di Antonio Bettanini

Dopo i referendum, il terrorismo. E il tentativo dei media (particolarmente in Italia, dove cresce la sindrome del “prossimo turno”) di sparare nel mucchio e trovare nelle istituzioni europee un responsabile. L'Europa č comunque al centro di una crisi di credibilitŕ e di azione. E le bombe di Londra rischiano di accelerare questa caduta. Soprattutto se l'Europa continuasse ad interpretare questo suo “slow approach” nella lotta al terrorismo. Senza imboccare - con tutti i bilanciamenti del caso e di una tradizione importante, di diritti e libertŕ - la strada decisa della produzione di sicurezza. Ma anche la strada di un approccio piů deciso verso i suoi interlocutori, ai quali chiedere un impegno comune nella condivisione di un nocciolo duro di diritti e conseguentemente nella condanna dura, pubblica, immediata di ogni atto, piccolo o grande, dell'esercito del terrore.
Gli stessi modelli di integrazione che alcuni Stati Europei hanno saputo definire e costruire conoscono una evidente crisi. E sul come affrontare il futuro di una societŕ multiculturale, che si porta pero' dentro un esercito senza divisa, disposto a tutto, si gioca il futuro di questa nostra Europa. Dentro e fuor...