Venerdì primo luglio la Gran Bretagna ha assunto la presidenza della UE, la seconda presidenza del governo laburista. Una rara opportunità offerta sino ad ora in Europa solo a pochi altri governi guidati dallo stesso Primo Ministro. Un’opportunità che a noi si è presentata grazie alla forza ed al grande consenso che il Labour ha nel paese. Un consenso costruito su una piattaforma di valori chiari, capaci di parlare a quella maggioranza del nostro popolo che chiede una società giusta e un’economia forte, non credendo che le due cose siano in contrasto ma che siano al contrario fenomeni inestricabilmente connessi. Questo nostro terzo mandato di governo è anche una sorta di testamento, una fondamentale lezione politica: è necessario riuscire a mantenere il contatto con le opinioni ed i sentimenti del popolo. Ed è di questo che desidero parlare, poiché l’Unione Europea ci pone oggi domande ineludibili. Come sfruttare questa opportunità straordinaria rappresentata dal turno di Presidenza per contribuire a modernizzare la UE, a renderla un’alleanza innovativa, capace di rispondere alle formidabili sfide della globalizzazione, della protezione dell’ambiente e della sicurezza e fare tutto ...