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2005,
Numero 8

Il terrorismo non è religione ma lotta politica

“Tutti i governi dei Paesi islamici sono molto attenti alla questione religiosa: non a caso le loro costituzioni o, comunque, i loro ordinamenti politici, adottano l’Islam come fonte principale del diritto. Ma i fondamentalisti li contrastano egualmente perché l’obiettivo che perseguono, appunto, non è religioso, ma politico. Questi Paesi dunque sono nostri alleati, dell’Europa e degli Stati Uniti”.
di Giuseppe Pisanu

Voglio partire da una considerazione fondamentale: il fondamentalismo islamico è una questione interna all’Islam, che ha certo riflessi esterni, ma è interno al mondo islamico. Il terrorismo di cui esso si serve non è un fenomeno religioso, ma un fenomeno politico. Obiettivo essenziale del fondamentalismo è la conquista del potere attraverso l’uso del terrorismo come strumento ordinario di lotta politica. Gli obiettivi che questo fondamentalismo persegue stanno tutti dentro il mondo islamico; e sono esattamente i governi di tutti i Paesi che si affacciano sull’area mediterranea, (non solo di quelli, naturalmente), dalla jamahiriya libica, alla monarchia marocchina, alla democrazia turca.
Tutti questi governi li possiamo valutare come vogliamo se mettiamo gli occhiali della nostra cultura democratica, ma senza dubbio hanno tutti una concezione laica del potere e laicamente lo utilizzano, tra l’altro, contrastando con estrema durezza il fondamentalismo e l’estremismo terroristico. Dunque, proprio per questa ragione quei Paesi sono, ma ritornerò sull’argomento, nostri naturali alleati. Tutti i governi dei Paesi islamici sono tuttavia molto attenti alla questione religiosa: non a caso...