2005, Numero 10
“Ribelli” senza progetto
di Stefano Carluccio
Robert Philpot, il direttore della rivista laburista Progress e apprezzato collaboratore di Critica Sociale e dei suoi “Colloqui italo-britannici”, scrive in questo numero un interessante saggio sullo stato di salute del New Labour all’indomani della storica conquista del terzo mandato di governo da parte del leader del suo partito, Tony Blair. E lo fa a partire dalla prima clamorosa scivolata parlamentare del premier britannico da quando è giunto al potere nel 1997, caduto sul “Terrorism Bill” (le misure anti terrorismo presentate dal ministro degli Interni Clark e sollecitate dai servizi di intelligence e dalla polizia inglese) proprio per mano di un gruppo di deputati laburisti “ribelli” ad una così prolungata permanenza dello stesso Blair alla leadership. Un clima di contestazione di cui si parlò molto sulla stampa durante la recente Conferenza di Brighton e che per certi versi non è inusuale nel costume inglese: come dimenticare l’ “ingratitudine” dell’elettorato britannico verso Churchill pochi mesi dopo la vittoria sul Nazismo alla quale il premier conservatore aveva condotto il suo popolo? Churchill allora, sebbene amareggiato, disse che gli inglesi avevano dimostrato con ...
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