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2005,
Numero 11

“O femmine, sappiate esser donne!”

“Oggi, nell’ottantesimo anniversario dalla morte, la Critica Sociale ha deciso di rinnovare la memoria di Anna Kuliscioff, ri-pubblicando l’edizione originale del volume “In memoria”, voluto da Turati e realizzato dai collaboratori della Critica che, alla morte della Kuliscioff, e solo per pochi mesi ancora, ne continuarono l’opera”.
di Simona Bonfante

Scrive Claudio Treves, nell’introduzione al volume Anna Kuliscioff. In Memoria: “Benedetta la nostra milizia, che ha plasmato tal creatura; benedetto il socialismo, che ha dato una formola di vita a questa gentile ed unica; un idealismo operoso, scevro di misticismo e prodigo di sacrifici. Il socialismo guidò la ripugnanza della sua anima contro tutto ciò che è menzogna, oppressione, sfruttamento, impurità morale. Il socialismo interpretò il suo entusiasmo innato per la verità, la bellezza, la giustizia, la libertà, l’eroismo. Il socialismo fece della sua sensibilità, intelligenza; della sua intelligenza, fede; della sua fede, amore.”
Anna Kuliscioff moriva a Milano il 29 dicembre 1925.
Russa, ebrea, anarchica, rivoluzionaria: Anna, figura leggendaria del socialismo internazionale, trovò una patria in Italia, giovanissima, al fianco di Andrea Costa. Fu poi di Filippo Turati, il compagno di vita e di lotta politica da cui, nel 1891, ebbe una figlia, di carta: la Critica Sociale.
A pochi giorni dalla sua scomparsa, la rivista che Anna aveva fondato e diretto usciva con un numero di commiato che raccoglieva gli epitaffi di intellettuali e politici, non solo socialisti, che le erano l...