2005, Numero 11
Per Augusto Bebel nel suo settantennio
“La Kuliscioff in questo omaggio intende sottolineare polemicamente verso Turati e il PSI, il coraggio del vecchio democratico socialista nel sostegno alla causa delle donne, “tre volte schiave, in casa, in officina, nella società
di Anna Kuliscioff da Critica Sociale n.4, 1910
L’apoteosi che la democrazia socialista di Germania prepara pel 22 febbraio ad Augusto Bebel, supera i confini d’una nazione e sveglia un’eco profonda nell’anima proletaria del socialismo internazionale. Questo vegliardo dalla testa leonina, che, da garzone fornitore, autodidatta, perseguitato insieme dalla miseria e dal terrore folle della borghesia dinnanzi ai primi successi dell’Internazionale, sale ai supremi fastigi dell’importanza politica in Parlamento e nel Paese, si profila innanzi a tutti noi come il presagio e il simbolo vivente della ascensione politica del proletariato. Non basta. Egli suscita un fenomeno assolutamente nuovo nella storia. Per la prima volta, attorno a un agitatore, si sviluppa e si aduna, nuova e forse decisiva forza sociale, la solidarietà, col movimento redentore proletario, di una metà, prima assente, del proletariato medesimo: la solidarietà della donna lavoratrice. Se Marx è l’ideologo, che offre al socialismo la base scientifica dischiudendo le vie e gli sbocchi alla energia rivoluzionaria, che il capitalismo stesso ha creata; l’ideologia marxista è completata dall’intuito profondo e dall’ardente sentimento di giustizia, con cui Bebel, primo e fo...
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