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2005,
Numero 12

Non è la “verità” il limite alla ricerca scientifica, ma la democrazia

“I risultati della scienza possono essere fermati da chi ne deve fruire, non dai dogmi. La democrazia non può scongiurare il rischio che la scienza vada troppo avanti, ma può stabilire le forme consentite di “consumo sociale” dei risultati della ricerca. E' del tutto ammissibile che socialisti e radicali procedano lungo questa via di libertà e responsabilità”.
di Salvo Andò

La questione dei diritti civili rappresenta il cuore di un progetto politico che voglia ripensare lo Stato in termini di libertà.
Le novità intervenute negli assetti del sistema politico negli anni ‘90 non hanno prodotto la rivoluzione liberale promessa.
La crisi sempre più accentuata del Parlamento, impegnato prevalentemente ad approvare leggi ad personam ed anti personam, la sistematica violazione della Costituzione (mirata a realizzare finalmente quello sbrego a suo tempo auspicato da Miglio), l’assenza di contrappesi in grado di garantire dopo l’avvento del maggioritario, un necessario equilibrio istituzionale, costituiscono i segni più evidenti di un serio logoramento dello Stato di diritto.
In conseguenza anche di ciò, si è creato nel paese un clima tutt’altro che favorevole all’affermazione di nuovi diritti e alla difesa dei vecchi. Importanti uomini delle istituzioni non perdono occasione per ammonire sui rischi della libertà, una libertà che sarebbe insofferente a ogni limite, a ogni riferimento etico, ad ogni autorità morale. In questo clima, è maturato un atteggiamento di ostilità verso lo stato laico che contagia anche personalità del mondo della politica e della cult...