2005, Numero 12
Il ricordo di Simon Wiesenthal, Giusto tra i Giusti
“Morto recentemente a Vienna all'età di 96 anni, è stato il simbolo della memoria storica dell'Olocausto. Grazie al suo impegno, e del suo Centro, vennero identificati oltre 6.000 nazisti e più di un migliaio assicurati alla giustizia. Tuttavia, grazie a persistenti complicità nascoste ed inconfessabili, molti sono i “macellai” del Terzo Reich sfuggiti. La sua memoria è un richiamo costante alla battaglia contro i nuovi totalitarismi e terrorismi”.
di Barbara Lattanzi
Il 20 settembre scorso a Vienna, all’età di 96 anni, si è spento Simon Wiesenthal, fondatore dell’omonimo Centro, uomo che ha dedicato la propria vita alla ricerca e alla cattura dei criminali nazisti ottenendo numerosi riconoscimenti di merito. Simbolo della memoria storica dell’Olocausto, Wiesenthal aveva provato sulla propria pelle gli orrori dei campi di concentramento. Catturato in Polonia e deportato nel 1941 dagli invasori tedeschi, fu liberato nel 1945, con gli altri prigionieri del campo di Mathausen, dai militari statunitensi. Ma la gioia per la vittoria e la Liberazione non poteva cancellare gli orrori, le ferite del corpo e dell’anima: Simon, che aveva visto la sofferenza e la morte di numerosi detenuti, apprese che ben 89 suoi familiari non erano riusciti a sopravvivere ai campi. Stremato nel corpo, ma non nello spirito, egli iniziò la sua opera di giustizia immediatamente dopo la fine della guerra con la collaborazione e l’appoggio degli USA e, nel 1947, aprì in Austria il primo Centro di documentazione sui crimini del nazismo. Architetto di formazione, si trasformò in un investigatore acuto, coraggioso e tenace, disposto a sacrificare la propria serenità pur di contr...
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