2005, Numero 12
1956 - 2006. La parabola del PCI tra Mito e realtà
“Le due ricorrenze del prossimo anno (l'invasione sovietica dell'Ungheria e la vittoria dell'autonomismo socialista con il Midas) possono essere utili occasioni per un bilancio critico nella sinistra italiana. Vecchie storie? Sicuramente o almeno così dovrebbe essere. Se non fosse che uno studioso come Robert Conquest dagli Stati Uniti ci addita come ultimo rifugio della “Stalinophilia”.
di Ugo Finetti
Nel 2006 coincidono due ricorrenze – 1956 e 1976 - che possono offrire l’occasione per un bilancio critico della sinistra italiana soprattutto in relazione a quella che è stata (e potrà essere) una sinistra riformista e di governo: 1. mezzo secolo dal XX Congresso del PCUS che si tradusse in Italia con “la via nazionale al socialismo” di Togliatti e con la nascita della corrente “autonomista” di Nenni nel PSI che dette vita al centro-sinistra e all’unificazione socialista; 2. il trentennale del Midas, dell’inizio della leadership di Craxi nel PSI con una politica di riforme non più di struttura, ma - dal punto di vista marxista - di “sovrastruttura” e cioè l’abbandono delle categorie di programmazione e nazionalizzazione nel prospettare il ruolo di governo dei socialisti. Vecchie storie? Sicuramente o almeno dovrebbero essere, se non ci fosse il fatto che dagli Stati Uniti uno studioso come Robert Conquest ci addita come ultimo rifugio della “Stalinophilia”. In effetti è difficile trovare altrove il caso in cui il più autorevole quotidiano nazionale pubblichi articoli di uno dei più autorevoli storici – Luciano Canfora – in cui si sostiene che in URSS tra il 1925 ed il 1945 si sa...
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