Alcune settimana fa, assistendo ad una trasmissione di Santoro sull’Albania, abbiamo avuto l’occasione di confrontare il vecchio col nuovo (modo di governare). C’erano De Michelis (il vecchio) e Fassino (il nuovo) mentre le immagini mostravano il disfacimento dell’Albania, e imponevano una scelta del governo italiano. Fassino tergiversava, chiedeva soccorso all’Europa, si interrogava all’OCSE, si poneva domande, crucci e difficoltà, proprio come un Presidente di una USSL emiliana e non come il vice ministro degli esteri della 5a grande potenza mondiale.
Naturalmente De Michelis gli faceva capire bonariamente che compito di chi governa è di decidere, di scegliere, di prevenire, di intervenire senza aspettare aiuti altrui ma contando sulle proprie buone ragioni e sugli interessi nazionali. Esattamente come fecero nel ‘91, i De Michelis, le Boniver, gli Scotti, gli Andreotti, con l’operazione “Pellicano”, con il tempestivo intervento della Marina, dell’Esercito, cioè del governo, risolvendo una situazione ben più drammatica di quella di oggi.
Naturalmente Fassino continuò, insieme a Dini, Prodi, Veltroni ecc. a dilaniarsi negli amletici dubbi sino a che la situazione è precipitata, e ...