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1997,
Numero 1

Il colore della libertà

di Critica Sociale

Quando un forte e brillante polemista che nel sarcasmo e nel paradosso ha la sua arma migliore, diventa un “menestrello da corte” nei confronti del governo (il governo Prodi) e di un partito (il PDS) allora rapidamente egli entra in una spirale di decadenza e di involuzione. E’ il caso di Michele Serra.
Recentemente, Maurizio Belpietro direttore del Tempo è stato licenziato dal suo “editore”, il costruttore Bonifici. Belpietro è stato licenziato per due ragioni: per aver dato rilievo a delle incaute confidenze dell’ex presidente della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre a proposito di un intervento del presidente Scalfaro nei confronti di alcuni esponenti della Corte Costituzionale perché dichiarassero la non ammissibilità del referendum sulla smilitarizzazione della guardia di Finanza; per aver “sparato” in prima pagina la notizia che il segretario del PDS aveva ricevuto un avviso di garanzia.
Abbiamo l’impressione che la seconda “imputazione” sia stata ancora più pesante della prima. Se si pensa ai titoli in prima pagina nel periodo 1992-1996 prima sugli avvisi di garanzia a esponenti della DC e del PSI e poi a quelli inviati a Berlusconi, Dell’Utri, Previti ecc. e li si con...