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1997,
Numero 1

O di qua, o di la ma tutti insieme

di Critica Sociale

Il Polo, non è una novità, sembra essere catturato dal consueto indecisionismo che lo ha contraddistinto nelle fasi più rilevanti della storia recente. Mentre il Governo Prodi annaspa nei problemi dell’ordinaria e straordinaria amministrazione, si misura con l’impopolarità promuovendo un’altra manovra finanziaria che penalizza le imprese italiane, affronta maldestramente l’emergenza provocata dalla crisi albanese, non riesce a dispiegare una strategia politica ed economica compiuta ma si attarda nel proprio autoincensamento logorando l’immagine vittoriosa, dell’Ulivo, il Polo si guarda allo specchio e denuncia tutta la sua incapacità di essere reale opposizione a questo stato di cose. D’altronde per primo il suo “leader” scende sul terreno televisivo e su quello cartaceo innanzitutto per difendere la forza della propria impresa ed evitando lo scontro con il “leader” riconosciuto della maggioranza D’Alema.
Resta insomma l’equivoco di fondo della situazione politica italiana con l’evidente reciprocità fra la maggioranza e l’opposizione frutto dell’anomalia, tutta italiana, di cui essi sono il prodotto: la cancellazione con la rivoluzione mediatico-giudiziaria dei partiti cardine del...