1997, Numero 1
CINA, LA NUOVA GERMANIA
di Critica Sociale
La Cina proseguirà la sua politica di apertura verso le economie del resto del mondo. Il quattordicesimo Congresso nazionale del Partito comunista cinese, nell’ottobre 1993, ha confermato la politica di riforme sebbene il Comitato centrale e la Direzione centrale del Partito si siano dichiarati apertamente contrari a qualsiasi riorganizzazione politica. A differenza dell’ex-Urss, dove i funzionati ostacolarono la riforma economica rendendo ineluttabile il verificarsi di una crisi, la Cina non ha abbandonato la sua politica formista e della «porta aperta». I notevoli successi economici conseguiti nell’ultimo decennio hanno contribuito in modo determinante ad aumentare la disponibilità di beni nella popolazione. La Cina cresce, anche nei momenti più bui. Per 14 anni, dal 1978 al 1991, il Pil è aumentato in media, ogni anno, del 9%. Nel 1994 l’economia è risultata quattro volte superiore a quella del 1978 (secondo l’ufficio di statistica di Pechino nel primo trimestre del 1994 il Pil della Cina è cresciuto del 12,7% su base annua, mentre la produzione industriale è salita del 16%); e nel 2002 l’economia sarà otto volte superiore a quella del 1978. Basta fare alcuni calcoli e comparazi...
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