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1997,
Numero 1

LA MANO DI CONFUCIO

Il ruolo del fattore “religione” è per gli economisti determinante nella coesione sociale. In oriente chi fallisce non merita indulgenza, perché non ha intenzioni serie.
di Critica Sociale

Le economie estasiatiche stanno entrando nel trentesimo anno di crescita consecutivo. E’ la cosiddetta teoria delle quattro ondate che turba i sonni delle élites politiche europee e americane. Lo sviluppo economico asiatico si può ripartire in questo modo: il Giappone comincia la sua modernizzazione all’alba del diciannovesimo secolo, rallenta attorno al 1940 e riprende dagli anni Sessanta; poi è il turno delle Tigri asiatiche classiche: Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Singapore e il sud-est asiatico, cioè Indonesia, Thailandia, Malaysia e Filippine, la Cina; infine la regione indocinese e l’India. L’Asia odierna si caratterizza per una netta separazione tra la sua parte orientale, in cui la Cina sta assumendo un ruolo di primo piano nello sviluppo capitalistico, e l’immensa realtà dell’India che solo ora cerca di agganciarsi alla dinamica in atto ad Oriente.
La Banca mondiale ha pubblicato uno studio approfondito riguardante gli otto maggiori paesi della regione - Giappone, Hong Kong, Indonesia, Thailandia, Malaysia, Singapore, Corea del Sud e Taiwan -, che raccoglie i dati sui singoli sistemi economici dal 1965 al 1990.
Le vicende economiche degli otto paesi oggetto di studio p...