Si chiama Mercado comun del Sur, abbreviato Mercosur. Dal 1° gennaio del 1995, con l’entrata in vigore dell’accordo di Asuncion firmato nel 1991, è una realtà concreta. E secondo, molti, sarà la radice da cui germoglierà il futuro economico che sebbene ora sia limitato a Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay, presto potrebbe allargarsi ad altri paesi sudamericani, Cile e Bolivia in testa. Sommati nel Mercosur ai piccoli Uruguay e Paraguay, Argentina e Brasile rappresentano il 59% del territorio latino-americano e caraibico e il 46% della sua popolazione. Con un Pii di circa 700 miliardi di dollari costituiscono quasi il 50% del totale regionale. Gli scambi tra i quattro paesi sono in continuo aumento: dai 3,6% agli oltre 12 miliardi di dollari nel 1995. I due paesi leader del gruppo sono Brasile e Argentina.
Il Brasile, che conta circa 160 milioni di abitanti, ha fatto segnare nel 1994 un tasso di sviluppo del 3,7% i, mentre la crescita della produzione industriale ha superato il 6% (con picchi superiori al 19% nei settori meccanico e del materiale elettrico). Unica remora era la forte inflazione fatta registrare ancora nel 1994 (3,1% mensili). Ma, se si tiene conto che nel 1993 l...