Le prossime elezioni amministrative vedono il ritorno di liste socialiste unitarie, con precisi programmi, che spiccano in mezzo alla confusione ed all’equivoco.
Accanto ai tanti motivi di disorientamento, che derivano da condizioni oggettive, non mancano quelli, che sempre più sembrano la conseguenza d’una volontà precisa, d’un disegno deliberato, d’una manovra tesa ad allontanare i cittadini dalla partecipazione alla vita politica. A questo disegno molti hanno deciso di reagire. Vi hanno visto il segno d’un predisposto attacco alla sovranità popolare.
Non è detto che il popolo sia spogliato delle proprie prerogative sovrane solo quando un regime autoritario si impone alle assemblee elettive, svuotandole prima al loro interno e sostituendole poi con votazioni plebiscitarie cui, per la mancata segretezza del voto e per la reazione sicura di squadre armate nei confronti degli oppositori, si prende parte passivamente o non si prende parte affatto. Né la sovranità è vanificata solo nello Stato totalitario guidato dal partito unico, il quale, in nome del primato di chi deve superare la divisione in classi, si sostituisce al popolo, lo assoggetta ad un autentico regime di polizia e prov...