1999, Numero 1/2
Così la socialdemocrazia si presenta alle europee
di Fabiola Tedeschi
I tempi stringono, e bisogna scegliere come presentarsi alle elezioni europee di quest’estate. Difficile compito, quello della “terza via” o del “nuovo centro”, insomma di quella socialdemocrazia che ora è al governo in buona parte dell’Unione Europea. Perché alla consultazione elettorale di giugno, che si svolgerà con metodo proporzionale, è necessario andare con una forte identità ideale e programmatica: proprio quello di cui si mostra carente, oggi, una socialdemocrazia al potere che sempre più ha insufflato la sua nuova identità di caratteristiche tipiche del centro, e sempre più ha allontanato da sé alcuni tratti tradizionali del suo programma storico. Dopo aver decretato la vittoria del centro-sinistra in buona parte dell’Europa nei precedenti due anni, gli elettori stanno già mostrando in questo inizio di 1999 alcuni cedimenti nella fiducia verso la capacità della rinnovata “terza via” di qualificarsi in maniera diversa rispetto a una politica (soprattutto economica) di centro, se non addirittura di centro-destra. Ne è testimonianza la sconfitta subìta dalla coalizione rosso-verde tedesca nelle consultazioni regionali dell’Assia, svoltesi il 7 febbraio, a poco più di cento ...
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