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1999,
Numero 1/2

L’occasione mancata dell’unità socialista

di Armando Siri

Per un’alternanza occorrevano i voti parlamentari che erano ben lontani dalla maggioranza, e siccome non c’erano, bisognava innanzitutto lavorare ad un disegno politico che fosse in grado di unire e rafforzare la sinistra. Questo progetto era più che mai quello possibile e realizzabile dell’Unità Socialista.
Le reazioni del Pds furono, in diverse riprese, altalenanti e contraddittorie.
Da subito Occhetto sembrò accettare il confronto e la discussione con il Psi, salvo poi allontanarsene ogniqualvolta il confronto cominciava ad assumere i toni e i contorni di un accordo possibile.
Il segretario del Pds, negli incontri privati con Craxi, si mostrava disponibile, ma in pubblico faceva sistematicamente marcia indietro. Era evidente che non voleva rischiare di irritare la suscettibilità della base del partito che era stata educata ad odiare Craxi e i socialisti. «Io sono d’accordo con te» diceva Occhetto a Craxi «ma il mio partito no... la sua maggioranza pensa all’accordo con la Dc».
Questo atteggiamento di Occhetto disorientava il segretario socialista che si vedeva poi, lui, accusato addirittura di essere arrogante e prepotente.
Il Pds ha in realtà sempre rifiutato il progetto di Uni...