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1999,
Numero 1/2

Un Concordato per la libertŕ

di Bettino Craxi

Signor presidente, onorevoli deputati, la riforma del Concordato segna solennemente il corso di questa legislatura ed anche l’azione del governo che ho l’onore di presiedere. Essa mette fine alla coabitazione forzata tra garanzie costituzionali e privilegi lateranensi e realizza aspirazioni profonde della democrazia italiana. Ma realizza anche un largo mutamento di sistema circa i rapporti tra Stato e confessioni religiose sanciti dalla Costituzione, che stabiliva che tali rapporti dovessero essere fondati su un sistema politico ed istituzionale di coordinamento.
Il principio di alteritŕ, annunciato dal primo comma dell’articolo 7, non impedisce, infatti, che, in quegli ambiti nei quali si ponga concretamente il problema della rilevanza delle attivitŕ della Chiesa in quanto operante nell’ordine dello Stato, venga stabilita pattiziamente una disciplina speciale, differenziata rispetto al diritto politico, e venga riconosciuta efficacia civile ad atti propri della Chiesa stessa.
Si tratta di un principio ulteriore valido sia per la Chiesa cattolica sia per tutte le confessioni religiose, nel rispetto della uguale libertŕ ad esse garantita, dell’uguaglianza senza distinzioni religiose...