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1999,
Numero 1/2

Socialismo, federalismo, europeismo

di Luciano Vernetti

Nella prima metŕ dell’Ottocento l’asprezza dello scontro sociale induceva il movimento operaio e contadino a concentrare la propria azione prevalentemente su obiettivi dai quali dipendeva la sopravvivenza stessa dei lavoratori (salario, orario di lavoro, casse mutue, assistenza sanitaria), mentre sul piano sovranazionale le associazioni si orientavano verso la suggestione dell’internazionalismo pacifista, in contrapposizione al sistema degli Stati nazionali sovrani, potenze centraliste che imponevano un ordine conservatore. Una prima svolta si verificava nella seconda metŕ del secolo, quando, per merito soprattutto di Proudhon, l’obiettivo della unitŕ europea entrava a far parte del programma della Prima Internazionale (Londra, 1862). Ma solo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, di fronte all’esplosione delle guerre scatenate dai contrapposti nazionalismi, anche nei partiti socialisti si faceva strada l’esigenza di una rielaborazione dei concetti di associazionismo federalista in un quadro europeo rafforzato dall’interdipendenza economica.
Al centro di questa revisione si poneva l’austro-marxismo di Bauer e di Renner che, con l’apporto di Kautsky e di Bernstein, svolgevano...