Parlare di crisi dell'urbanistica a Milano è per lo meno eufemismo. Si trascinano le "telenovelas" della Fiera e del Portello con i loro corollari, anche giudiziari, di lotte fra la Sistemi Urbani e gruppi vari di cittadini arrabbiati ed organizzati. Il nuovo assessore Elisabetta Serri, già alle prese con spinosi questioni di bustarelle e irregolarità all'ufficio condoni, ha anche abbandonato il progetto di ventinove varianti su aree ex industriali che erano costate il posto al suo predecessore Giorgio Junginger. Lo stato di profonda difficoltà urbanistica anche dal punto di vista delle attività economiche è segnalato con allarme da Achille Colombo Clerici presidente dell'Assoedilizia. In merito ai trasporti cittadini questa giunta ci ha abituati a vivere nell'attesa messianica di una rivoluzione continuamente annunciata ma mai nemmeno iniziata. Si era parlato di tutto: dalla maxi isola pedonale attorno a piazza del Duomo, all'abolizione del divieto di accesso al centro serico, al discutibile progetto di pagamento della sosta in tutta la cerchia dei Navigli. Nulla si è visto di concreto e forse, date le premesse, non è un male. Un male certo è però che si vedono, e sempre più num...