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1995,
Numero 2/3

LA RIVINCITA DI SILVIO BERLUSCONI

di Francesco Damato

Diciamo la veritŕ. Quel 56 per cento degli elettori italiani che hanno partecipato ai referendum dell'11 giugno, evitando che il ricorso alle urne risultasse inutile, ha dimostrato doti al limite dell'eroismo. C'erano infatti tutti i motivi perché la maggioranza dell'elettorato disertasse i seggi per vanificare la consultazione. C'era innanzitutto il numero dei referendum, troppo elevato per non provocare disagio e confusione: ben dodici in un colpo solo, che rischiano di aumentare la prossima volta, visto che Marco Pannella, abusando della pazienza nuovamente dimostrata dagli elettori, si č giŕ mobilitato per promuoverne diciotto in una sola occasione. C'era poi il carattere sfacciatamente manipolatore di buona parte di quei referendum, promossi e purtroppo accettati ancora una volta dalla Corte Costituzionale, come con i referendum elettorali del 1991 sulla preferenza unica e del 1993 sul sistema di elezione del Senato, non per abolire, come prescrive la Costituzione, ma per cambiare le leggi privandole di certe parole o frasi. C'era infine la politicizzazione tanto estrema quanto arbitraria dei referendum "televisivi, diventati, per iniziativa sia dei promotori sia dello stesso...