1995, Numero 2/3
UN'ALTRA STORIA DI INGIUSTIZIA
di Salvo Fleres
L'emblematica vicenda di Turi Lombardo, che denunciò le collusioni fra alcune coop rosse e la mafia, ingiustamente detenuto in spregio ad ogni norma di diritto e di civiltà. "Avendo appreso che è stata emessa nei miei confronti ordinanza di custodia cautelare in carcere, mi costituisco volontariamente presentandomi in questo Ufficio e chiedo, ove si ritenga, di essere interrogato. Intendo rispondere e mi protesto innocente del reato contestatomi". Sono le ore 16 del 17 maggio 1993: per l'on. Turi Lombardo, 53 anni, già assessore alla Cooperazione ed ai Beni culturali della Regione Siciliana ed esponente di punta della sinistra socialista, cominciano sei mesi di carcere ingiusto e immotivato, come stabilirà, con due provvedimenti successivi, la Suprema Corte di Cassazione. "Ma i sostenitori della tortura... peccano con una falsa supposizione. Suppongono che i tormenti siano un mezzo per sapere la verità..." (P. Verri Osservazioni sulla tortura cap. DC)Le accuse nei confronti di Turi Lombardo nascono da alcune rivelazioni del pentito Giuseppe Li Pera, responsabile per la Sicilia dell'impresa Rizzani De Eccher, nei confronti del quale Turi Lombardo aveva presentato querela per c...
| |