1995, Numero 2/3
IL MINESTRONE DEL "CENTROSINISTRA"
di Fabrizio Cicchitto
Le condizioni della cosiddetta Seconda Repubblica sono tutt'altro che brillanti. Pur di far sciogliere anticipatamente.il Parlamento nel '94, il Pds, il Presidente della Repubblica e Ciampi hanno dato via libera ad una sorta di "monstrum" istituzionale e politico. E' cosě avvenuto che la legge elettorale č stata approvata indipendentemente dalla maturazione degli schieramenti politici. Le conseguenze sono state catastrofiche il polo di centrodestra aveva tutt'altro che maturato una sua omogeneitŕ. Appena fatto il Governo, Berlusconi si č trovato a fare i conti non solo con l'opposizione frontale del Pds e quella sostanziale dei "poteri forti", ma anche con la contestazione crescente di Bossi. A sinistra i laici e i socialisti venivano colti al punto massimo delle loro crisi. Il Pds lavorava per distruggere definitivamente la componente socialista. Alle elezioni del 2728 marzo il Pds di Occhetto pensava di vincere facilmente la partita distruggendo il centro cattolico e il centrosinistra laicosocialista. Il Pds che aveva tratto fino in fondo una lezione dalla sconfitta di Craxi diventando insieme il partito dei giudici e il partito rispettoso di tutti gli interessi forti (Fiat, ...
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