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1995,
Numero 6

DELLE CANCELLERIE

di Gavrilo

Un intervento armato dell'Onu o della Nato, può rinviare ma non porre fine ad un conflitto che riguarda anche l'Europa. Occorre cominciare a considerare la Serbia uno stato sovrano con il quale negoziare seriamente. L'asprezza della guerra bosniaca e le atrocità atrocità compiute dai serbobosniaci stanno di fronte a noi a dimostrazione del grave errore commesso dalla Comunità Internazionale nell'aver consentito lo smembramento della Jugoslavia. Oggi la guerra va fermata soprattutto per salvare le popolazioni civili dallo sterminio, ma il conflitto non finirà se non verranno risolti i problemi di fondo della regione. Questi consistono essenzialmente nella incompatibilità, nella impossibilità di convivenza tra bosniacimusulmani e bosniaciserbi ortodossi. La Bosnia infatti non è mai stata, come è stato fatto credere, un Paese "multietnico" a maggioranza musulmana, dove la convivenza era felice, ma è una regione dove sono presenti diverse minoranze (serba per circa il 35%, musulmana per il 40%, croata per il 18%) di cui nessuna prevalente. Non è quindi pensabile la istituzione di uno Stato nell'ambito del quale vengano riservate ampie autonomie alle minoranze: in ogni caso e impratic...