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1995,
Numero 7

TELEVISIONE E POTERE

di Simona Bellamio

Un'analisi di Karl Popper sul molo dei media nella trasformazione della democrazia. Dal dopoguerra ad oggi, in un costante crescendo, la televisione č diventata un infernale mezzo di livellamento del pensiero sociale. Si camuffa dietro la parvenza di un innocuo mezzo per ingannare il tempo e si insinua nelle menti guidando le decisioni, da cosa mangiare a colazione a chi votare o etichettare come infame. Si approfitta della disponibilitŕ degli spettatori, quando le barriere difensive verso l'esterno sono abbassate, e continua seguendo un diabolico obiettivo in completa antitesi con l'ideale di democrazia. In sostanza riesce a limitare l'autocoscienza di ogni cittadino, alla base che, plasmata dai poteri occulti, opera sul destino degli Stati. Cosě, la democrazia si trasforma in modo quasi impercettibile in videocrazia. A tale proposito Karl Popper ("Cattiva maestra televisione", Libri di Reset) dice: "E' interessante notare cosa dicono a questo proposito coloro che producono tv. In occasione di una lezione che ho tenuto in Germania non molti anni fa ho incontrato il responsabile di una televisione, che era venuto ad ascoltarmi, insieme ad alcuni collaboratori. Non ne faccio il n...