I testi delle intercettazioni telefoniche tra Craxi e amici e conoscenti sono state diffuse pubblicamente. Sebbene non avessero rilevanza penale il sostituto procuratore le ha sbandierate al processo. Qui prodest? "L'ineffabile capo della Procura di Milano, Francesco Saverio Borrelli, ha così commentato il 30 settembre la "documentazione" contro Bettino Craxi presentata il giorno prima dal suo giovane sostituto Paolo Ielo al processo in corso a Milano per le tangenti della Metropolitana: "C'è un'attività di dossieraggio nei nostri confronti, un florilegio, una raccolta di pettegolezzi che è più becera dei vecchi sistemi del Sifar". Contemporaneamente lo stesso Ielo, probabilmente preoccupato per le critiche immediatamente formulate a suo carico anche da vecchi estimatori e tifosi della Procura di Milano, fra i quali Indro Montanelli, ammetteva di aver sbagliato nel definire Craxi "un criminale matricolato" e riconosceva l'assenza di elementi penalmente rilevanti nelle conversazioni telefoniche intercettate sull'utenza tunisina dell'ex segretario socialista, trascritte in centinaia di pagine e diffuse il 29 settembre. Dopo queste precisazioni di Ielo, di "dossieraggio" e di...