1995, Numero 10
SEGRETAZIONE: LA VERGOGNA DI DINI
di Critica Sociale
Nell'intervista di Filippo Mancuso, rilasciata a "Il Giornale", l'ex guardasigilli racconta come si sia immolato il bene del Paese per realizzare meschini disegni di auto conservazione da parte del presidente del consiglio Lamberto Dini. Erano i primi di agosto. Umberto Bossi aveva riunito a Mantova il Parlamento del Nord e lanciato a Roma l'ultimatum: "O federalismo, o secessione". Il capo dello Stato, Scalfaro, gli aveva risposto evocando il codice penale. Il governo taceva. Anzi, metteva il segreto sulla proposta dell'allora ministro della Giustizia, Filippo Mancuso, di denunciare al Paese, pubblicamente, l'attentato all'unità nazionale. Adesso il presidente del Consiglio, Lamberto Dini, spiega che non c'erano misteri, che i fatti erano noti e il segreto fu messo sui verbali di agosto del Consiglio dei ministri "per evidenti motivi di opportunità". Tutto risolto, dottor Mancuso? "Che formula vergognosa, gli 'evidenti motivi di opportunità'. Io li contestai subito, e per di più non vengono indicati in alcun modo, né viene smentito che gli 'evidenti motivi' erano quelli di non contrastare il disegno eversivo della Lega, onde mantenerne il sostegno parlamentare". Quando lei...
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