1995, Numero 10
LEGA: ALLARME ROSSO
di Michele Coloru
Da quando la Lega Nord ha reso possibile il ribaltone che ha mandato all'opposizione il polo di centrodestra, il rapporto fra i leghisti e l'area progressista, Pds in particolare, è decisamente migliorato. Nessuno si scorda le affermazioni di tutti gli esponenti della "gioiosa macchina da guerra" all'indirizzo delle posizioni leghiste, le accuse di razzismo, di neofascismo, di irresponsabilità e di tutto quanto di peggio si possa dire di una forza politica avversaria. Viceversa, oggi, il massimo esponente, in termini di voti, di orientamento e di peso reale dell'alleanza dell'Ulivo, il segretario nazionale del Pds, Massimo D'Alema, non vede nessun problema ad avere un buon rapporto con gli esponenti nordisti, anzi li definisce "una costola della sinistra". Povera sinistra. Quanto già gli costa l'idea di trovarsi a sponsorizzare uno dei peggiori boiardi di stato, tal professor Prodi. Quanto già gli costa sul piano della sua identità il dover essere la spalla politica del grande capitale italiano, dei vari Agnelli e Romiti. Quanto già gli costa il dover mettersi il vestito buono per fare visita con il cappello in mano agli gnomi della finanza della city. Ora si deve anche piegare...
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