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1995,
Numero 10

ANNA: MUSA DEL SOCIALISMO LIBERALE

di Paolo Pillitteri

Anna Kuliscioff fu davvero una delle poche menti in grado di percepire con grande lucidità i termini della situazione generale e, insieme a Piero Gobetti, rappresentò, per così dire, un faro, una luce brillante dentro un panorama di incertezze, di balbettamenti, di confusione. Non a caso, del resto, si può e si deve parlare, riferito ad Anna, di socialismo liberale: nel senso della revisione più completa del marxismo e del recupero della cultura liberale, quella cultura che fece il Risorgimento e, con esso, l'Italia. Con in più, per la Kuliscioff, quel fiuto, quell'intuito politico che, sommato alla sua vastissima esperienza internazionale, le consentiva, meglio degli altri di capire i problemi, le novità, le tensioni, le trasformazioni delle società di massa. La scissione di Livorno Al XVII Congresso nazionale del Partito, quello di Livorno (1521 gennaio 1921), il dibattito si impernia sui «21 punti» formulati dal II Congresso della terza Internazionale, la cui accettazione è la condizione indispensabile per l'adesione all'Internazionale. Anche in questa occasione Anna Kuliscioff insiste sull'opportunità per i riformisti di lasciare il Partito socialista, ormai in mano ai massimal...