1996, Numero 1/2
TUTTI FANNO FINTA DI NON SAPERE
di Lucio Colletti
Del caso Di Pietro a me sembra si dovrebbe parlare controvoglia e con qualche intimo disagio. Giacché, a rifletterci bene, ne usciamo male un po' tutti: la pubblica opinione, cioè in ultima analisi noi italiani; i partiti, che già non godono buona salute e, infine, le traballanti Istituzioni. La pubblica opinione ne esce male, perché e indice di immaturità e di un qualche infantilismo che, presso di essa in strati abbastanza larghi e consistenti, possa essersi creato il mito dell' "Angelo sterminatore", dell'Eroe puro e duro e, insomma, del Salvatore della Patria. Un'opinione pubblica, in cui le radici dello spinto liberale fossero un po' più estese e solide, dovrebb'essere vaccinata contro simili contagi o incantamenti. Vogliamo supporre che Di Pietro abbia operato bene come sostituto procuratore nel pool di Mani Pulite? Ammettiamolo pure almeno in via di ipotesi. Il Paese gliene rende merito e riconoscimento. Dopodiché, punto e basta. E' ridicolo o, più seriamente, e indice di una società frastornata e allo sbando che da un ex pubblico ministero, chiunque egli sia, ci si aspetti che riponi l'ordine o, addirittura, rigeneri la società. Io che non sono credente ricordo, dei V...
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