1996, Numero 1/2
L'USO DELLA DOPPIA VERITÀ E DELLA DOPPIA MORALE
di Francesco Damato
L'ex ambasciatore Sergio Romano, ś, proprio lui, l'editorialista della Stampa e di Epoca, non un imputato più o meno eccellente di Tangentopoli o un avvocato di uno di questi, ha denunciato "la doppia verità", e quindi la doppia morale, praticata dalla sinistra riconducibile al Pdsex Pci sul tema assai spinoso, e vitale per uno Stato di diritto, dell'uso delle intercettazioni telefoniche nei procedimenti giudiziali. La stessa sinistra che nell'autunno scorso aveva quasi inneggiato alle intercettazioni fatte eseguire dalla Procura di Milano sulla linea telefonica di Bettino Craxi in Tunisia e alla divulgazione delle relative registrazioni, anche se chiaramente estranee al procedimento giudiziario che riguardava l'ex segretario socialista, è inorridita alla divulgazione delle intercettazioni telefoniche fatte eseguire dalla Procura di Brescia per le indagini riguardanti l'ex magistrato Antonio Di Pietro. Improvvisamente, dovendosi difendere l'immagine e gli interessi giudiziari e politici di un amico o potenziale alleato, e dei suoi sostenitori, la sinistra postcomunista e affine ha scoperto il carattere iniquo, arbitrario, diciamo pure vergognoso, della pubblicazione di ogni tipo...
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