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1996,
Numero 1/2

DALLA COMUNITÀ OPERAIA AL MUNICIPIO DEI CITTADINI

di Piero V. Scorti

Èl'anno 1903. A Catania si svolge il Congresso della società studentesca pacifista internazionale Corda Fratres.I delegati sono riuniti per il banchetto ufficiale. Vi partecipa, fra gli altri, un delegato rumeno, il cui nome s'è perso nel corso dei quasi cent'anni trascorsi da quel giorno. A un certo punto l'uomo venuto dall'Est si alza per proporre un brindisi e, in uno stentato italiano fra lo stupore dei commensali dice: "Sono venuto a Catania con il preconcetto che i socialisti fossero gente malvagia e cattiva, e perciò un sindaco socialista dovesse essere il sostrato dei malandrini di tutta la città. Avendo però potuto gustare la gentilezza degli abitanti e toccare con mano le riforme ardite e socialistiche tradotte in atto dal sindaco, sono completamente vinto dall'ideale socialista, avendo capito che esso, significa pace ed amore, e mi propongo, di propagare dorinnanzi questo ideale anche in Rumenia". Le "riforme ardite" di cui parla l'anonimo rumeno erano state realizzate poco prima dal sindaco socialista di Catania, Giuseppe De Felice Giuffrida: la municipalizzazione completa del servizio del pane, un esperimento unico nel suo genere (vennero allestiti altri forni comu...