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1996,
Numero 3/4

PERCHÉ ASCOLTARE CRAXI? MEGLIO UN'ALTRA CONDANNA

di Francesco Damato

Con il quarto provvedimento restrittivo contro l'ex segretario socialista la procura milanese ha bloccato nuovamente Salamone. Come a Varsavia ai tempi di Hitler, l'ordine regna a Milano e dintorni, sino a Brescia, dopo lo scanalalo provocato alla corte dei giustizialisti dalle "aperture" del procuratore aggiunto Gerardo D'Ambrosio, apparso disponibile nel mese di febbraio a considerare finalmente la vicenda giudiziaria di Bettino Craxi in una luce diversa da quella, diciamo così, abituale. Alla fine di febbraio Craxi veniva ripetutamente operato in un ospedale di Tunisi e i medici accorsi da Milano si accingevano a certificarne le condizioni anche in vista di una iniziativa dei legali per chiedere la revoca degli ordini di arresto che impedivano e impediscono all'ex segretario socialista di tornare in Italia per curarsi in condizioni di libertà, secondo un diritto riconosciutogli da D'Ambrosio con pubbliche e non smentite dichiarazioni. Ma all'improvviso è uscito dai cassetti del tribunale di Milano un nuovo, quarto mandato di cattura contro l'imputato ormai simbolo di Tangentopoli. Si trattava di un mandato chiesto dalla Procura nell'estate precedente, firmato dal competente gi...