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1996,
Numero 3/4

"CHIEDIAMO A DIO CHE LA SUA GIUSTIZIA ?"

di Critica Sociale

"Chiediamo a Dio che la sua giustizia colpisca chi usa la giustizia e la toga come i banditi usano la pistola", queste sono le parole, cariche di dolore e amarezza che il sen. Meduri ha pronunciato al funerale dell'amico morto tragicamente. Andrea Ruga, 47 anni, si suicida per disperazione. La sua vicenda inizia nel 1982. Mentre sta festeggiando al ristorante il battesimo del secondogenito irrompe la polizia e dopo essersi assicurata che "è Andrea Ruga" lo immobilizza a terra, lo ammanetta e lo conduce in carcere dove rimarrà 19 giorni prima di scoprire che non è lui l'"Andrea Ruga" che doveva essere arrestato. Un caso di omonimia: il cognome è molto diffuso a Monasterace, comune in provincia di Reggio Calabria, e il nome Andrea era stato scelto dal padre perché alla sua nascita sfilava sotto le finestre di casa la processione di Sant'Andrea. Disgrazia vuole ci sia un altro Andrea Ruga latitante e appartenente a un clan mafioso. Anche dopo la scoperta dell'errore giudiziario la vita di questo innocente continua a subire sconvolgimenti con perquisizioni, interrogatori che minano la tranquillità familiare e personale. Andrea Ruga non riesce a recuperare il normale ritmo quotidi...