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1996,
Numero 5/6

LA CENTRALITÀ DEL CASO C


di Giuseppe Scanni Con un sollievo non mascherato l'on. D'Alema ha reso edotto il non ristretto mondo degli occultisti che: "E' vero, alcuni partiti anche a sinistra hanno strumentalizzato l'azione dei magistrati e l'effetto disgregativo di questa appannando le garanzie individuali. E' stato un errore". Anche l'on. Petruccioli, che non perde mai l'occasione per concordare con il segretario, del momento, si preoccupa di ricordare che se la classe dirigente socialista "si è spalmata su tutto l'arco delle forze politiche, l'elettorato socialista non è andato né sugli ex Dc né sul Pds vissuto come nemico storico. Certo dobbiamo ritornare a riflettere sul ruolo di Craxi". Posso assicurare che un fremito ha percorso l'animo dei buonpensanti, degli onesti, dei galantuomini che costretti per lunghi anni a soggiacere ai faticosi impegni di sottosegretario, ministro, direttore generale, vicesegretario di partito, capogruppo, deputato e senatore, e quant'altro mai. I poverini, sdegnati, dall'accanimento politico giudiziario antisocialista avevano quasi tutti scelto il dignitoso esilio di qualche piccolo incarico, non lasciandosi sopraffare dalle emozioni, e non replicando mai alle accuse ...